Portiere (legenda) (Andrea Pugliese - La Gazzetta dello Sport - 2 agosto 2001)
SIMONE FARELLI
Nato a Roma il 19 febbraio 1983
Esordio in B: -Mentre Roma e Lazio devono ancora capire a chi affidare la propria porta, l'Astrea ha oramai preso da tempo la sua decisione. I ministeriali (quest'anno in serie D) puntano molto su Simone Farelli, classe 1983 ed un futuro più che luminoso davanti a sé. "Intorno a me c'è grande fiducia - afferma il portiere biancazzurro - e questo non fa che spronarmi a lavorare meglio. Spero di ripagare la stima della società con una stagione da protagonista". Romano di Casalotti, Farelli è cresciuto calcisticamente nel Fogaccia, da dove sei anni fa è poi passato alla Lazio. Una stagione con i Giovanissimi Sperimentali biancocelesti, due con l'Atletico 2000 ed ecco la grande occasione: viene acquistato dal Siena, dove per due anni difende la porta degli Allievi Nazionali. Roma e la famiglia però gli mancano tanto, così lo scorso anno, quando si presenta l'occasione di trasferirsi all'Astrea, non ci pensa su due volte: "Ho fatto un anno tra prima squadra e juniores nazionale. Sono cresciuto e ora spero di togliermi soddisfazioni importanti. La squadra è buona, la società pure. Le prospettive per far bene ci sono tutte".
Portiere dal fisico statuario, Farelli è molto forte sui fondamentali. Qualcuno lo ha paragonato a Toldo, anche se lui, a sentirlo dire, si schernisce: "Non sono uno che si accontenta, cerco sempre di migliorarmi. D'altronde solo così posso diventare un portiere vero". Calmo e riflessivo, Simone sembra anche essere un giocatore atipico per il suo ruolo. "Dicono tutti che i portieri devono essere un po' matti. Beh, io non sono così. Di carattere sono molto tranquillo e prima della partita cerco sempre di scaricare la tensione da solo. Secondo me la concentrazione è una prerogativa fondamentale per i portieri, insieme alla capacità di giocare con i piedi e alla continuità. Il portiere più forte è sempre quello più continuo". Non ha riti scaramantici né idoli, anche se cerca di rubare segreti un po' da tutti: "In Italia ci sono tanti buoni portieri, non solo Toldo o Buffon. Matteo Sereni, per esempio, è bravissimo. Meritava un'altra carriera". Tifoso della Lazio, segue con attenzione anche Peruzzi e Marchegiani: "Sinceramente non saprei chi scegliere. Peruzzi è più forte tra i pali, mentre Marchegiani è favoloso sulle palle alte". Il suo ricordo più bello? Facile, il successo in un derby: "Vincemmo 1-0 ed io parai tutto". Ora spera di approdare presto tra i professionisti. Per riuscirci ha un segreto: "Dio. Sono molto religioso e la fede determina tutte le mie scelte di vita".